In teoria è già scontato che le auto a gas oggi non sono più bombe vaganti: oggi gli impianti a gas devono avere requisiti di sicurezza altissimi. Ma una prova sul campo male non fa, dati il boom di vendite dovuto agli incentivi molto sostanziosi per questo tipo di vetture e le devastanti conseguenze dell'incidente ferroviario di Viareggio il 30 giugno 2009 (dovute proprio all'esplosione di carri-cisterna contenenti Gpl). Già qualche mese fa "Quattroruote" fece un test decisamente tranquillizzante. Ora l'Adac (l'automobil club tedesco) ne ha fatto un altro, più completo e altrettanto positivo; difficile apprezzarlo per noi italiani che a stento sappiamo un po' d'inglese e quindi onore a SicurAUTO, che ci dà una traduzione (http://www.sicurauto.it/crash-test-video/test-speciali/le-auto-a-gpl-metano-sono-sicure-il-crash-test-adac.htm).
Ma resta un dubbio, che espressi già dopo l'incidente di Viareggio. Questi test si fanno su impianti montati a perfetta regola d'arte. Siamo sicuri che le migliaia di altri impianti che s'installano in tutta Europa ogni anni siano stati installati in modo altrettanto perfetto? Anche perché – come mi faceva notare l'altra sera Raffaele Caracciolo dell'Adiconsum – non esistono istruzioni di montaggio dettagliate al millimetro, per cui molto è rimesso ad esperienza e professionalità degli installatori. Che – l'ho visto personalmente – in molti non manca affatto. Ma non si può mettere la mano sul fuoco per tutti e, soprattutto quando cominciano a esserci in ballo grandi numeri, non è detto che tutto fili liscio.