Sul Sole-24 Ore di stamattina potete leggere un'inchiesta sui ricorsi contro le multe a quasi due mesi dall'introduzione della tassa su quelli presentati al giudice di pace. Spieghiamo nei dettagli (una volta tanto!) pro e contro dell'una e dell'altra possibilità e raccontiamo che effettivamente in questo periodo la tassa (tecnicamente si chiama "contributo unificato") sta facendo calare il contenzioso, come da intenzioni di chi l'ha introdotta. Ma è un calo figlio della momentanea confusione creata dalla tassa o si rivelerà strutturale?
Forse i 38 euro da pagare possono essere un deterrente per i meno abbienti. Quelli che già stanno attenti a non prendere multe altrimenti non si arriva a fine mese. Lo si vede al Sud: nel tratto meridionale della A14 il Tutor rileva ormai un solo eccesso di velocità all'ora e in Basilicata dal 1° gennaio al 15 febbraio ha piazzato l'Autovelox 234 volte per fare solo 402 multe (meno di due verbali per ogni servizio! in una regione in cui i limiti di velocità sono perlopiù bassi, date caratteristiche e degrado delle strade!!).
Al Nord, invece, è tutta un'altra storia. Le multe non accennano a calare più di tanto, nonostante la Stradale perlopiù rispetti il divieto di fare controlli nascosti (sui vigili urbani dovremmo aprire un ampio capitolo, ma lo abbiamo già fatto più volte negli ultimi due anni e mezzo). Gli agenti spiegano che la gente non rallenta nemmeno alla vista di una pattuglia ferma col misuratore in bella mostra e i lampeggianti accesi: si sa che solo di rado si viene fermati subito e quindi si accetta di pagare anche una multa di 500 euro (più 263 per non indicare il trasgressore e quindi salvare la patente da sospensione e decurtazione di 10 punti).
In questo contesto, una tassa di 38 euro (o 170, nei casi peggiori) non dovrebbe essere chilssà che spauracchio. Tanto più in un Paese di avvocati come l'Italia. Quindi, potrà tranquillamente ripetersi la storia della signora del Varesotto che fece ricorso per essere stata fotografata mentre passava col rosso nonostante avesse torto marcio: lei dichiarò di essere passata col giallo, ma le fotografie dimostravano che il rosso era scattato da 36 secondi (secondi, avete letto bene).
Insomma, chi ha soldi potrà lo stesso permettersi di pagarsi tanto la multa quanto il ricorso.