Questa è una storia di ordinaria "creatività" politica. Che, come spesso accade, va a inventarsi segnali non previsti dal Codice della strada ma prevedibilmente graditi ai cittadini. Come m'informa Paolo Giachetti, il Comune di Firenze aveva deciso di riservare ai residenti alcuni posti auto in centro e avrebbe voluto delimitarli con strisce viola. Cioè col colore della locale squadra di calcio, che verosimilmente è una di quelle poche cose in grado di mettere d'accordo tutti in città, non importa per quale partito votino. Dunque, un passo avanti rispetto agli amministratori di sinistra che altrove fanno incorniciare le strisce pedonali di rosso e quelli di destra che invece usano il blu.
Ma andatelo a spiegare alle decine di migliaia di turisti che ogni anno arrivano a Firenze in auto e a scuola guida hanno studiato che i parcheggi riservati hanno le strisce gialle. In effetti, sulle strade il localismo è deleterio: si ha a che fare con veicoli, che per natura devono muoversi. Chi li guida ha quindi il sacrosanto diritto di trovare una segnaletica omogenea ovunque. E al ministero delle Infrastrutture c'è gente che scrive da decenni ai Comuni, proprio su questo. Ma la creatività dei politici non si ferma. Unica consolazione: a Firenze si sono resi conto dell'errore e, tra una lite e l'altra, hanno soprasseduto.