Stasera i meglio informati dovrebbero sapere qualcosa di concreto sui prossimi incentivi: è previsto un incontro tra Governo e Fiat. Intanto una cosa è già pressoché certa: nemmeno stavolta tra i parametri che danno diritto alle agevolazioni ci sarà la presenza di dotazioni di sicurezza importanti ma non ancora di serie. E' il caso dell’Esp, che resta optonal su non poche utilitarie, cioè proprio nella fascia di mercato che più beneficia degli incentivi; quindi chi spinge per queste agevolazioni dicendo che servono anche a migliorare il livello medio di sicurezza del parco circolante non dice tutta la verità.
Considerare le dotazioni di sicurezza (com'è stato fatto in Spagna) complicherebbe la vita, perché la Motorizzazione non ha l’elenco degli accessori effettivamente presenti su ogni vettura immatricolata. Senza contare che – non prendiamoci in giro – i costruttori preferiscono essere lasciati liberi di giostrare tra accessori di serie e a pagamento secondo le necessità commerciali del momento e gli incentivi servono solo per far girare un’economia che resta sempre auto-dipendente nonostante si sappia da tempo che non si può continuare a costruire vetture a ritmo forsennato quando le strade sono già piene e si tende a disincentivare l’uso dei mezzi a motore. Così ogni proposta in direzione di bonus legati anche alla sicurezza (dalla prima idea espressa a fine ’97 da un giovane Claudio Burlando, allora ministro dei Trasporti, fino all’appello lanciato da SicurAUTO.it http://www.sicurauto.it/redazione.php?subaction=showfull&id=1261223731&archive=&start_from=&ucat=6& l’altro giorno) è destinata a cadere.
p.s.: per darvi un’idea di cosa sono davvero gli incentivi, vi ricordo che dieci anni fa dalle pagine di Quattroruote (che all’epoca aveva ancora lampi di autentica indipendenza) assieme a qualche altro collega invitavo i lettori a comprare le Euro 3, che cominciavano ad affacciarsi sul mercato, mentre le case automobilistiche avevano da smaltire un bel po’ di Euro 2 e affermavano che avevamo intrapreso una campagna di stampa esagerata, visto che nessuno avrebbe rischiato di restare appiedato dai sindaci scegliendo un’Euro 2. Oggi i sindaci tendono a fermare le Euro 2 e sapete i costruttori cosa chiedono (ormai da tempo)? Di estendere gli incentivi alla rottamazione delle Euro 2 del 2000. Evviva!