Ieri abbiamo dato una botta agli appassionati che trascurano le gomme. Oggi andiamo a toccare i cerchi, dove i rischi sono perlomeno uguali ma molto più nascosti. Gli appassionati vedono un bel cerchio (magari se ne innamorano perché somiglia o è la copia più o meno perfetta di uno montato su una vettura di moda) e lo comprano, non sapendo che potrà rompersi in qualsiasi momento perché non è certificato. Questa sembrerebbe più di una semplice eventualità: da anni, nell'indifferenza generale, il boss della Oz, Claudio Bernoni, denuncia un aumento di questi casi e li mette in relazione col fatto che oltre il 70% del mercato è in mano a produttori asiatici che badano più a garantire margini ai rivenditori (che poi quindi sono spinti a rifilare bidoni ai clienti) che alla qualità dei propri prodotti.
Succede non solo perché il cliente guarda più all'apparenza che alla sostanza (che peraltro non è facile da valutare), ma anche perché il solito sistema italiano di norme e controlli non funziona. Infatti, per evitare multe, basta montare cerchi di misura prevista dalla carta di circolazione e nessuno si preoccupa del resto.
Bernoni, invece, produce cerchi di fascia alta e storicamente è forte in Germania, quindi può ben descrivere il sistema tedesco. Lo fa dicendo che lì tutto si fonda sulla certificazione dei pezzi e sui controlli del ministero dei Trasporti fa acquistando (vi immaginate la nostra Motorizzazione?) esemplari a campione per verificare se hanno le stesse caratteristiche degli esemplari a suo tempo certificati.
Per questi motivi, anche la nostra industria della componentistica di qualità (una bella fetta del "made in Italy", anche se meno nota rispetto al settore della moda) è entrata in quelle eterogenee lobby che stanno cercando di liberalizzare il tuning in Italia. L'obiettivo è sfruttare questa liberalizzazione per mettere su un sistema che tagli fuori i produttori poco seri. Non so proprio se ce la faranno. Non solo perché la liberalizzazione è entrata in vigore solo per un pezzo marginale e per tutto il resto le regole sono ancora tutte da scrivere. Ma anche perché poi ci vorranno i controlli. Li faremo fare dai tedeschi?