La prima reazione istintiva è stata quella di scrivere "Io ve lo avevo detto che era una bolla di sapone". Ma, in fondo, sullo scandalo dei "semafori truccati" bisognerà aspettare ancora tanti altri verdetti. Così l'annullamento dell'arresto deciso ieri dal Tribunale del riesame di Venezia per il progettista del T-Red non vuol dire poi moltissimo. Ma, da quanto riportano le (scarne) cronache (su http://www.bergamonews.it/provincia/articolo.php?id=7586 trovate una delle più complete), pare che ci sia una controperizia che smentisce le tesi dell'accusa e lascia spazio all'ipotesi che avevo fatto io: il T-Red montato per strada è conforme al prototipo regolarmente omologato e le differenze riscontrate dagli inquirenti sono dovute ad adattamenti imposti dalle caratteristiche dei singoli incroci da controllare. Insomma, non sono il solo a dire che il T-Red può anche essere stato montato da una banda di ladri, ma funziona e i multati hanno comunque sbagliato.
Mi spiace solo che i miei colleghi dei principali quotidiani nazionali e della tv non abbiano dato alla notizia di ieri non dico lo stesso rilievo che diedero quando scattarono gli arresti (non lo avrebbe meritato), ma un po' di spazio in più che una semplice "breve". Comunque, ma non mi facevo illusioni: da giornalista, conosco le "regole del gioco".