I più fedeli di voi, di fronte all'arresto del progettista del T-Red di cui i notiziari di oggi sono pieni (a proposito: eccovi il comunicato ufficiale dei Carabinieri, più chiaro delle notizie di agenzia che ho letto sinora Scarica Arresti T-RED Procura Verona ), penseranno che io debba a tutto voi un bel po' di spiegazioni: di fronte alle rumorose notizie sugli scandali dei semafori, ho sempre sostenuto che chi è passato col rosso ha comunque commesso un'infrazione pericolosa e va punito a prescindere dalle irregolarità commesse dai controllori. Lo penso anche oggi: la vera novità di oggi è il fatto che su alcuni semafori muniti di T-Red sono stati montati anche i pericolosi, fastidiosi e illegali aggeggi che fanno scattare il rosso se si superano i limiti di velocità (li ho criticati a suo tempo) non toglie che chi è stato multato non ha frenato tempestivamente allo scattare del giallo.
Piuttosto, c'è un aspetto che ho visto con i miei occhi sui contratti fatti da alcuni Comuni con noleggiatori di rilevatori di passaggi col rosso ma ho visto di rado nelle notizie sugli scandali dei semafori: gli incroci su cui effettuare i controlli non li sceglie il Comune, ma l'azienda. Cioè non si mette l'apparecchio dove i pericoli sono maggiori, ma dove s'incassa di più. Mi piacerebbe che qualcuno finisse sulle pagine dei giornali per questo.