Ma lo hanno detto tutti gli addetti ai lavori con cui ho parlato negli ultimi dieci anni: per fare bene i controlli antialcol e antidroga, occorrono non solo tanti uomini, ma anche bravi e affiatati tra loro. Bravi per fronteggiare anche le intemperanze di conducenti ubriachi, drogati o apparentemente normali ma infuriati perché gli si stanno levando la patente, un sacco di soldi e a volte anche l’auto. Affiatati per coordinare i loro movimenti in operazioni complesse, che trasformano in un bel balletto carico di adrenalina. Ma con gli inasprimenti più recenti ci si trova in pattuglia anche persone meno capaci.
Il problema sta nel sequestro del veicolo, previsto per i casi più gravi di alcol e per la droga. Per effettuarlo, è necessario che tra gli agenti ci sia anche uno che ha la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria (Upg). Questa qualifica si consegue in base al grado, che a sua volta è legato anche all’età. Insomma, non pochi Upg sono un po’ avanti negli anni. E, secondo l’opinione prevalente tra i colleghi più giovani, sono più lenti e meno motivati di loro. Insomma, per le pastoie della legge, non è possibile selezionare solo gli uomini più adatti ai controlli antialcol e antidroga ed è necessario portarsi dietro anche qualche "zavorra".
Onestamente, credo poco alle generalizzazioni e quindi mi rendo conto che ci sono anche giovani agenti lavativi e attempati marescialli e ispettori che sono efficientissimi. Ma le lamentele dall’interno le sento e ve ne do conto.