Sono meridionale, ma quando torno in Sicilia mi sembra di essere in un mondo a parte: autostrade spesso gratuite, malridotte e senza centrali operative dedicate, strade importanti che spesso passano ancora dentro i paesi, pochi controlli (fatti per giunta con auto ancora più vecchie della media nazionale), informazioni sul traffico praticamente assenti, grandi spazi pressoché deserti e altre peculiarità di cui ho parlato nei tre post appena precedenti questo. Eppure non dovrei più sorprendermi: in Sicilia ci sono anche nato.
Ci sono tornato per un blitz di lavoro una settimana fa, facendomi l’idea che le cinture sono ancora più trascurate che nel resto del Sud. Nell’estate 2003, appena entrò in vigore la patente a punti, mi ero invece sorpreso nel vedere che moltissimi si allacciavano anche in Sicilia. Altri tempi. Lo conferma anche uno studio del ministero dei Trasporti.
In pratica, solo nel 64% dei casi si è visto che l’obbligo di allacciarsi veniva rispettato e la quota scende al 46,3% al Sud. Il Nord controbilancio con un 82%, comunque insoddisfacente rispetto al 95% ritenuto buono a livello Ue e già pressoché raggiunto in alcuni Paesi. Che l’effetto della patente a punti stia svanendo lo dimostra il fatto che la media nazionale degli allacciati nel 2003 fosse dell’83,5% e da allora è calata costantemente.
E questo nonostante l’avvento di auto con cicalini sempre più "agguerriti" (per avere le 5 stelle nei crash-test) se si accorgono che qualcuno (nella maggior parte dei casi, i soli guidatore e passeggero anteriore) non è allacciato. Ma come ho scritto qualche mese fa, ormai alcuni fanno disattivare i cicalini, altri li zittiscono agganciando la cintura dopo essersela fatta passare dietro la schiena. Una furbata che può costare la vita, ma pochi lo capiscono. E allora, per spiegarsi, mi pare resti solo il linguaggio dei controlli e delle multe.