Poveri inglesi! L’altro giorno vi ho riferito che non riescono a ridurre il numero dei morti sulle autostrade. A fine febbraio hanno discusso anche sul fatto che non si riesce a ridurre nemmeno le vittime di incidenti legati all’alcol. Il tutto in un Paese noto da sempre per essere uno dei più disciplinati d’Europa, se non altro perché il numero dei veicoli in rapporto all’estensione della rete stradale è tanto alto da non consentire nemmeno molti comportamenti pericolosi (tenuto conto che solo italiani e greci si mettono a fare slalom in mezzo al traffico anche da sobri). Che succede in Gran Bretagna?
Probabilmente pesa anche il fatto che gli inglesi avevano in realtà ben poco da migliorare: già 15 anni fa avevano la Gatsos cameras (rilevatori di velocità automatici) piazzate nelle principali aree urbane e autostrade, allacciavano le cinture anche quando si sedevano sui posti posteriori e avevano controlli antialcol piuttosto frequenti per l’epoca (815.000 nel ’98, un livello che in Italia non siamo riusciti a raggiungere nemmeno l’anno scorso, quando il nostro Governo dichiarò guerra all’alcol e le forze dell’ordine comunque disponevano di mezzi tecnologicamente più efficaci perché recenti).
Ma proprio sull’alcol gli inglesi hanno preso una vera e propria scivolata: durante il dibattito tra esperti, tenutosi il 25 febbraio nella cornice del Parlamento di Londra, è stato denunciato che i controlli nel 2005 (e perché non ci sono dati più recenti? questa è una cosa molto "italiana") erano scesi a 607.000. Non solo: l’attuale limite di alcol ammesso nel sangue di chi guida è ancora fermo a 0,8 grammi/litro, un valore universalmente giudicato inadeguato perché incide sensibilmente sulle capacità di guida (tanto che in Italia lo abbiamo abbassato a 0,5 già dal 2002). Dieci anni fa fu presentata una proposta per abbassarlo, ma non se n’è mai fatto nulla, anche – è stato detto nel dibattito – a causa dell’opposizione della lobby dei pub delle zone rurali (dove effettivamente c’è anche molta meno vigilanza che nella Gran Bretagna che molti conoscono o immaginano).