Oggi ci sono stati i funerali della ragazzina falciata da un’auto l’altra sera ad Ardea mentre gettava l’immondizia. Ora però non è detto che su questa tragedia finiscano le polemiche: i toni usati da molti miei colleghi fanno prevedere che l’investitrice verrà "seguita" dai media anche oltre ieri (quando è stata scarcerata in attesa di processo), fino alla sentenza (che non potrà essere dura). Certo, è una persona che non si è fermata per soccorrere la sua vittima e su questo non ci possono essere scusanti. Ma attenzione: lei nell’incidente potrebbe avere molte meno responsabilità di quello che sembra.
Infatti, per investire una persona non è necessario correre all’impazzata (come ipotizzano i miei colleghi) e le conseguenze di un incidente del genere possono essere mortali per colpa di com’è disegnato il frontale del veicolo. Magari ci sarà stato anche un eccesso di velocità, ma non folle: di quelli che commettono tutti. Tutti quelli che invece, dando retta a quello che hanno riferito i giornalisti, hanno pensato che a loro non capiterà mai, perché loro commettono eccessi di velocità solo lievi.
Su strade come quella della tragedia dell’altra sera, con marciapiedi e alberi, è dimostrato che soprattutto di sera i conducenti possono essere ingannati da effetti ottici che danno loro l’impressione che i pedoni siano più lontani del reale. La distanza vera, poi, si manifesta improvvisamente. Quando è troppo tardi per evitare l’impatto.
E quando si verifica l’impatto i veicoli attuali lasciano poco scampo. Tanto che la Ue ha già fissato regole per imporre ai progettisti di disegnare cofani, calandre e vani motore in modo da limitare le lesioni ai pedoni investiti. Sono le regole che negli ultimi anni ci stanno già "regalando" auto più lunghe, ma non per questo più spaziose: il maggiore ingombro serve per fare meno male ai pedoni. Ma ancora oggi si possono vendere modelli non a norma: ci sarà tolleranza fino al 2012. Senza contare i decenni che saranno necessari prima che tutte le vecchie auto escano dalla circolazione. E queste sono solo le prime norme sulla materia: la Ue prevede già una "fase due", che dovrebbe entrare in vigore nel 2010 per i modelli di nuova omologazione e nel 2015 per tutte le vetture nuove in vendita.
Non voglio assolvere nessun conducente dalle proprie colpe. Ma voglio contribuire affinché a ciascuno siano date le colpe che davvero ha.