Anche oggi giornali e telegiornali si sono tuffati pesantemente su un brutto incidente: quello sulla Domiziana, costato la vita a una bimba di tre mesi. Secondo quello che i nostri mezzi d’informazione ci hanno propinato, un drogato extracomunitario recidivo e pregiudicato, ha distrutto una famigliola napoletana. Tutto vero, per carità. Ma nessuno ha fatto notare che la “Punto” della famigliola non presentava grossi danni e vi viaggiavano in sei, cosa che inevitabilmente aggrava le conseguenze anche di uno scontro che non è un “violento impatto” (come recitano gli stereotipi ormai consunti dei cronisti): nella migliore delle ipotesi, uno dei passeggeri non aveva le cinture e quindi potrebbe essere stato sbalzato ovunque. Una cosa analoga era successa un mese fa in Campania, sull’autostrada Caserta-Salerno, quando erano morti tre bambini.
Voglio far notare con forza tutto questo: non per speculare sulle tragedie altrui, ma semplicemente perché queste disattenzioni sono diffusissime. E invece nessuno potrebbe permettersele: dobbiamo capire che lo Stato non è in grado di proteggerci da drogati e ubriachi al volante, dobbiamo proteggerci da soli, usando gli appositi seggiolini per tutti i bimbi e ragazzini fino a 12 anni e le cinture per tutti gli altri occupanti dell’auto o del bus, su qualsiasi posti viaggino. Sarebbe anche obbligatorio per legge, ma si sa che i controlli… Dunque, facciamolo per noi stessi e per i nostri figli.
P.S.: queste cose succedono anche per ignoranza. Eppure, tra le tante campagne di comunicazione di massa sulla sicurezza stradale, non ce n’è una che faccia davvero riflettere su come proteggere i bambini in auto: si preferisce al limite fare demagogia legislativa, come per il divieto di trasporto dei minori di quattro anni sulle moto, come se fosse questo il problema. Non ho la pretesa di colmare il buco, ma vi chiedo la pazienza di guardare questo filmato linkato qui sotto, che come al solito ho trovato su You Tube e viene dagli Usa: il filmato è fatto per ricordare alla gente che il seggiolino va montato e usato correttamente, mentre noi spesso non sappiamo nemmeno cosa sia (nonostante l’Italia sia stato uno dei primi Paesi occidentali a introdurne l’obbligo, nel 1988). Non preoccupatevi, il filmato non è affatto violento: fa solo riflettere. Guardate anche gli altri filmati di cui appare il link nella pagina di You Tube: sono crash-test e vanno visti pensando che si riferiscono in genere a urti a velocità “ridicole” (dai 50 ai 64 chilometri orari).
http://www.youtube.com/watch?v=66pLXJdVTVg
Molto più “italiana” la situazione di questo filmato: il genitore tiene in braccio il bimbo, che vola inesorabilmente via nonostante l’adulto abbia le cinture allacciate. E siamo a soli 50 all’ora…
http://www.youtube.com/watch?v=giYQE1Hskjc&mode=related&search=