L’altro ieri i giornali hanno scritto della nuova trovata che si è diffusa tra i motociclisti di Napoli per circolare senza casco senza rischiare multe: un certificato medico che attesta lo stato di stress che indossare il casco provocherebbe nell’interessato. Secondo alcuni giudici di pace, il certificato è perfettamente valido; secondo alcuni medici specialisti in fobie e stress, occorrerebbe almeno che l’attestazione sia firmata da un sanitario con la loro stessa specializzazione (guardacaso). La verità è che la genialità di chi ha inventato questo escamotage ha spiazzato il Codice della strada, che il certificato (della Asl) lo prevede solo riguardo alla cintura di sicurezza, lasciando aperta la solita disputa che sorge in questi casi tra chi ritiene che il silenzio della norma ammetta la validità dell’attestazione e chi invece pensa che la vieti.
In mezzo a questa disputa, una sola cosa è certa: chi ha “inventato” il certificato avrebbe potuto usare meglio la sua smisurata intelligenza. Per capire finalmente che senza casco, più che una multa, si rischiano la morte o la paralisi. E che per evitarle il certificato non basta.