Le famose "Maserati di La Russa" sono in vendita da tre giorni, nell'attuale tranche dell'asta per le auto blu del Governo. Certo, parliamo solo di poche macchine blindate (otto, più una non blindata e più vecchia, offerta a molto meno) e con un prezzo di almeno 86mila euro, per giunta "scomode" per l'eventuale acquirente, perché molti hanno obiettato che vetture così sono appetibili quasi solo a mafiosi. Però la fama che ebbero all'epoca (può dare un minimo d'interesse collezionistico) e il grande successo delle tranche precedenti faceva sperare in qualcosa di meglio.
Salvo convenire con Dagospia sul fatto che magari nella tranche precedente (Alfa Romeo 166, Bmw Serie 5 penultima serie e Lancia Thesis, tutte del ministero dell'Interno) c'è stato qualche trucco, cosa che a Pasqua avevamo sommessamente sospettato.
Comunque, se proprio non riusciranno a venderle, forse le Maserati potranno avere una nuova vita, passando dalla Difesa all'Interno o alla Giustizia: L'Espresso di questa settimana dà notizia che a Palermo – città delle scorte per eccellenza – sono a corto di auto blindate. Com'è lontano il '92, quando la situazione era analoga ma l'allora ministro della Giustizia, Claudio Martelli, dichiarò risoluto che si sarebbe subito rivolto alla Fiat per risolvere il problema: lo Stato è in piena spending review e la Fiat si è da tempo ritirata (anche) dal mercato delle blindate (lasciando i tedeschi incontrastati).