Smartphone sempre più usati al posto dei navigatori. Ma non sono la stessa cosa

Si sta fermando anche il mercato dei navigatori: la crisi spinge al risparmio, per cui o si rinuncia del tutto all’acquisto o si opta per una app di navigazione (spesso gratuita) da scaricare sullo smartphone. Anche perché si sente dire che funziona benissimo, quindi che senso avrebbe più il navigatore? Non solo: alcune auto recentissime e rivolte soprattutto ai giovani nascono già predisposte non più al navigatore ma allo smartphone: il futuro pare sempre più orientato in questa direzione. Solo che il test pubblicato su Altroconsumo di maggio (grazie a Paoblog per la segnalazione) dimostra che non sono affatto rose e fiori.

Certo, la navigazione è perfetta. Ma va interrotta quando si effettua o si riceve una chiamata, il che può distrarre o addirittura far andare nel panico.

Altroconsumo segnala anche altri problemi, soprattutto di costi occulti, ma noi completiamo il discorso restando sulla sicurezza. Focalizziamoci sullo schermo, quasi sempre troppo piccolo per far vedere bene mappe e indicazioni a chi guida: coi navigatori va meglio. Comuni a smartphone e navigatori sono invece la difficoltà nell’individuare e attivare i comandi touch e la lentezza di risposta ai comandi e di elaborazione quando le mappe sono “pesanti”.

  • Renato58 |

    Come molti ho scoperto anch’io che lo sbeffeggiato navigatore del mio iPhone è diventato una bomba. Ma attenzione che ci sono alcuni trucchi tecnici alla base di certi prodigi.
    Chi dice: trova i satelliti a tempo di record non si rende conto che in realtà è il wifi attivo a lavorare; disattivate il wifi e poi vedrete che abbagli prende il gps del vostro smartphone!
    Per lo stesso motivo: uscite dalla città e scoprirete che, lontano dalle antenne degli opratori telefonici, il vostro smart-navigatore si perderà che è un piacere.
    In più, c’è il fatto che lo smart-nagigatore carica porzioni mooolto piccole di cartografia. E lo fa in tempi accettabili in città col 3 e 4G, ma fuori abitato le cose non vanno così facili…
    Da ultimo: occhio all’uso all’estero. Perché se non avete un forfait dati in roaming, c’è il rischio che un viaggio con lo smart-navigatore vi costi come l’acquisto del più stratoferico modello della TomTom.

  • pinco |

    Ho usato entrambi e trovo che effettivamente grazie anche a internet lo smartphone (il mio è anche un vecchio modello) vada molto meglio, l’unica avvertenza è tenerlo sempre in carica perchè in molte zone “fatica” e consuma parecchia batteria. Lo schermo poi non è più piccolo di quello del mio vecchio TomTom.
    Considerando poi che il problema della leggibilità si risolve con un supporto dedicato a pochi € che senso abbia comprare una vettura con navigatore in impianto fisso a questo punto non lo capisco.
    Anche ai fini della sicurezza è meglio che ciascuno usi il suo smartphone che conosce bene anzichè doversi impratichire, magari in marcia, con i comandi del navigatore della vettura che in quel momento sta usando.

  • flori2 |

    L’aggancio dei satelliti è nettamente più veloce sullo smartphone. Pure la durata della batteria è superiore sullo smartphone.
    La vedo sempre più dura per i navigatori stand alone

  • pepo154 |

    La pericolosità non sta nel navigatore in se come nello smartphone in se. Certo ci sono sfumature ma la pericolosità maggiore è di chi usa lo smartphone come navigatore tenendolo in mano o tra le gambe o libero per il cruscotto.
    La navigazione con lo smartphone è imprenscindibile da un buon supporto ma molti non investono quei 10/15/20 euro necessari per comprare un supporto perché “lo uso solo poche volte” e via dicendo…

  • Claudio |

    Non esistono solo gli smartphone ma ci sono pure i tablet da 7″ che si possono usare come navigatori, come telefoni ed altro e costano più o meno come un buon navigatore.

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