Il decreto autovelox contro le spese fittizie fatte pagare ai multati

Le spese di accertamento e notifica non sono finite solo nel mirino della Cassazione per le maxi-cartelle esattoriali che generano anche per errori di pochi euro nel pagamento. Ne parla pure il ministero delle Infrastrutture, nell'atteso schema del decreto ministeriale che finalmente avvierà la devoluzione di metà dei proventi autovelox agli enti proprietari (voluta nel 2010 dal Parlamento e ancora inattuata), arrivato sul tavolo degli enti locali nei giorni scorsi.

Il testo dice che potranno essere fatti pagare al trasgressore solo i costi di accertamento e notifica direttamente riconducibili all'accertamento. Quindi, niente oneri accessori come quelli per assistenza legale e recupero crediti, che proprio non riguardano chi già paga. Gli organi di polizia, se qualcuno si prenderà la briga di fare una verifica, dovranno dimostrare come hanno fatto i conti per determinare la spesa da addebitare sui verbali.

Era ora che si mettesse un paletto: ci sono abusi che spesso mascherano compensi a cottimo per i privati, da mascherare perché vietati. Speriamo che il nuovo sistema funzioni.