Multe social – Facebook e Twitter faranno flop, ci vuole più vigilanza. E la privacy…

Perché così tanto clamore sulle multe social? Ora, dopo la gran rumore di fine anno a Roma, se ne parla anche in altre città, come Salerno. Ma in fondo, far intervenire i vigili su segnalazione dei cittadini non è una novità: anche oggi, se qualcuno vi ostruisce il passo carrabile, non li chiamate già per chiedere che arrivino col carro attrezzi? L'unica differenza è che, invece di usare il telefono, si usano i social network, da Facebook in poi. Con la complicazione – non da poco – che non vi si possono pubblicare le targhe dei trasgressori, per ragioni di privacy, come nota Marisa Marraffino, legale esperta delle implicazioni giuridiche dei social network.

E poi, fate un attimo mente locale a cosa accade quando chiamate i vigili: quante volte sono davvero pronti a intervenire? Pochine, immagino. E allora ecco il vero nodo della vicenda: non c'è abbastanza personale e organizzazione per star dietro alle segnalazioni della gente.

Solo alla luce di questo si capisce il vero senso delle dichiarazioni di certi sindaci e dei loro comandanti: fare clamore mediatico e salvarsi anche stavolta dalle lamentele di chi vorrebbe più rigore contro la sosta selvaggia.

  • IlPrincipeBrutto |

    Buongiorno Maurizio,
    >> E poi, fate un attimo mente locale a cosa accade quando chiamate i vigili: quante volte sono davvero pronti a intervenire?
    .
    potrebbe chiedere all’amico che gestisce il Paoblog, sono sicure che potrebbe raccontarle parecchie storie interessanti.
    🙂
    sicuri si diventa, Ride Safe.

  • Luigi |

    L’italia è morta, solo chi non se ne rende conto è uno stupido

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