La fine ingloriosa dell’autovelox di Fiumicino e le nuove polemiche

Fa un po' effetto passare ora per via De Bernardi, il cavalcavia che costeggia l'hotel Hilton dell'aeroporto di Fiumicino: il rilevatore di velocità fisso che aveva mietuto multe e polemiche non c'è proprio più, dopo che nel 2010 era stato disattivato e che il Tar aveva bacchettato il Comune per la scarsa trasparenza.

Si era poi scoperto che il silenzio era dovuto a un errore nel posizionamento della segnaletica: era rimasto un cartello di limite di velocità di 60 all'ora che in realtà era stato deliberato di mettere più avanti e – per un caso fortuito o per malafede del Comune – quella postazione di controllo era stata piazzata proprio dove vigevano gli 80 all'ora ma erano segnalati i 60. Un pasticcio ulteriore rispetto alla mancata presegnalazione che aveva attizzato le prime polemiche, all'inizio del 2009.

Tutto è bene quel che finisce bene, dunque? Non proprio.

Infatti, in zona è rimasta l'ipersensibilità sull'argomento, che è riemersa nei mesi scorsi, quando è stato abbassato da 60 a 50 all'ora il limite di velocità della strada che costeggia la recinzione dell'aeroporto. Manco a dirlo, anche su questa strada c'è una postazione fissa di controllo velocità (altrimenti la gente nemmeno si sarebbe accorta del nuovo limite).

Il Comune ha spiegato che la decisione era dell'Astral, la società della Regione che gestisce appunto le strade regionali del Lazio. Poi si è scatenata una bagarre politica sul fatto che l'Astral non avrebbe chiesto una concertazione al Comune.

In effetti, più che di una concertazione, si sarebbe trattato di un confronto tecnico tra tecnici: quelli dell'Astral che spiegavano quali caratteristiche strutturali (compresa l'eventuale presenza di edifici a bordo strada) ha l'arteria e quelli del Comune che illustravano l'incidentalità (che dovrebbe esserci, vista la decisione di controllare la velocità anche lì).

Ho provato a leggere un po' di cronache sulla vicenda, ma non si andava oltre il chiacchiericcio politico, i proclami. Nessuna spiegazione tecnica. Perché a Fiumicino i controlli di velocità devono continuare ad essere avvolti da opacità e polemiche?

  • Marina |

    Ho preso ultimamente due multe nel giro di soli 20 giorni nel comune di Fiumicino per ECCESSO di velocità’ una di 3 km/h l altra per 5 km/h. Mi dispiace per chi abita li ma io non ci andrò mai più e consiglio a chi può di non andarci ci rimetteranno i commercianti i benzinai alla larga da quel comune e ben vengano i segnalatori di presenza degli autovelox non si possono pagare tutti questi soldi per 5 km/h in più se i comuni sono a caccia di quattrini per le loro pazze spese li cerchino altrove

  • Vittorio Gubbiotti |

    Non prendo praticamente mai multe, sono un guidatore prudente e tranquillo. Quest’estate in Sardegna ho preso due multe per eccesso di velocità, la seconda devo averla presa (dico devo averla perchè non mi rendo conto di dove sia successo, è stata contestata per posta alla ditta di autonoleggio che poi me l’ha fatta “girare”) per un modesto eccesso in un tratto extraurbano del comune di Iglesias.
    Sono stato sempre attentissimo ai limiti, anche l’altra multa – che se non altro mi venne contestata subito – l’ho presa in uscita dal paese di Sant’Anna Arresi, andavo a ben 57 km. orari e ripeto stavo uscendo dall’abitato! Nel caso di Iglesias andavo a 77 km/h secondo l’autovelox (va ad indovinare dove fosse nascosto). Non ho perso tempo a contestare, ho pagato, ma certi metodi per fare multe sono davvero sgradevoli.

  • Bianca Maria |

    Ho preso tre multe sul vecchio auovelox “rubavelox”, una pagata, le altre due contestate, ma chi mi ridà i 100 euro che ho dato all’avvocato più i bolli per il ricorso? Come me molti altri: chi ha sbagliato ha comunque incassato tanti soldi, e chi aveva ragione ne ha spesi, ma in che mondo viviamo?

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