Si litiga sui nuovi limiti di rumore

La strada è sempre la stessa, ma sembra diversa. Capita sempre più spesso, perché da anni ai bordi della carreggiata proliferano le barriere antirumore. Addirittura, se ne può richiedere l'installazione semplicemente cliccando sulla homepage del sito web di Autostrade per l'Italia: è un sacrosanto diritto di chi abita vicino a una strada di scorrimento veloce (sempreché non sia abusivo…) ed è giusto sia soddisfatto senza intoppi e, magari, senza ricorrere all'alternativa della chiusura notturna della strada (come sulla Tangenziale Est di Roma e sul cavalcavia Monte Ceneri a Milano).
Ma quanto costa? Quanti cantieri costringe ad aprire, con conseguenti ingorghi? E quanto impatta sul paesaggio? Tanto.

Anche per questo, la Ue sta cercando di prendere il toro per le corna, imponendo nuovi limiti alla rumorosità dei veicoli. Colpisce il fatto che, in un'epoca in cui le case automobilistiche addirittura danno ai loro motori esattamente il rumore che desiderano facendolo emettere da casse acustiche comandate da una centralina, si litighi su quanto della tagliata la rumorosità. Lo leggete in questo comunicato degli Amici della Terra.



COMUNICATO STAMPA
 
Inquinamento acustico e impatto sociale.
Il Parlamento Europeo vota per l’adozione di un nuovo regolamento sulle emissioni sonore dei veicoli a motore.
La richiesta delle Associazioni europee.
 
Roma 29 Gennaio 2013 – Transport & Environment, Amici della Terra Italia, e numerose associazioni ambientaliste e di tutela della salute pubblica di 12 Paesi dell’Unione (Germania, Francia, Regno Unito, Olanda, Danimarca, Spagna, Austria, Ungheria, Polonia, Finlandia, Svezia) [1], chiedono ai Deputati Europei l'approvazione di norme più stringenti sulle emissioni sonore dei veicoli a motore.
 
Il problema
Oltre 200 milioni di europei (circa uno su tre) sono esposti a livelli di inquinamento acustico da traffico dannosi per la salute. Secondo l'ultimo rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità [2], dopo l’inquinamento atmosferico, quello acustico dovuto al traffico è tra i fattori ambientali a maggiore impatto sulla salute umana; esso, soprattutto nelle aree urbane ad elevata densità abitativa, è causa di malattie cardiovascolari [3], disturbi cognitivi (specialmente nei bambini) e disturbi del sonno.
Un recente studio, commissionato da Transport & Environment all'istituto di ricerca olandese TNO, evidenzia che l'introduzione di standard più restrittivi sul livello di emissioni sonore dovute ai trasporti ha un rapporto costo/beneficio pari a un fattore 30, con un potenziale risparmio dei costi sociali associati pari a circa 80 miliardi di Euro cumulati al 2030 [4]. 
Una riduzione di tre decibel delle emissioni sonore dei veicoli a motore equivale a dimezzare l'inquinamento acustico da traffico su strada, con un impatto positivo sulla salute e la qualità della vita dei cittadini europei, che in larga maggioranza vivono in contesti urbani e in prossimità di strade di scorrimento. Tale riduzione è ottenibile intervenendo direttamente sui veicoli con tecnologie esistenti e con un costo di gran lunga inferiore a quello necessario per interventi di insonorizzazione strutturale degli edifici o di installazione di barriere antirumore ai bordi delle strade [4].
 
La proposta della Commissione 
Nel dicembre 2011, la Commissione Europea ha inviato al Parlamento e al Consiglio una proposta [5] per una nuova regolamentazione delle emissioni sonore dei veicoli a motore, introducendo standard più restrittivi per auto, furgoni, autobus e veicoli pesanti (autocarri e camion). La proposta della Commissione prevede una riduzione di 4 decibel per le emissioni sonore delle auto e dei furgoni e di 3 decibel per i veicoli più pesanti, con uno schema di implementazione in due fasi:
· la prima, entro due anni dall'adozione del regolamento, prevede la riduzione di due decibel per auto e furgoni e di un decibel per i veicoli più pesanti;
· il secondo, tre anni dopo, impone un’ulteriore riduzione di due decibel per tutte le categorie di veicoli.
La proposta prevede, inoltre, una revisione dei nuovi standard delle emissioni sonore due anni dopo l'entrata in vigore del regolamento e l'adozione di un nuovo sistema di misurazione delle emissioni stesse.
 
Il Commissario per l'industria e l'imprenditoria, Tajani, ha accolto con favore la proposta, sottolineandone l'utilità per la tutela dell'ambiente, della salute dei cittadini dell'Unione e per la competitività del sistema automobilistico continentale.
 
Il dibattito nel Parlamento europeo
In fase di discussione nel Parlamento europeo, la proposta della Commissione ha subito numerose modifiche volte a rendere i nuovi limiti di emissioni sonore meno stringenti [6]; nello scorso mese di dicembre, la Commissione Ambiente del Parlamento ha approvato a larga maggioranza un documento per l’adozione di un regolamento sostanzialmente in linea con quello inizialmente proposto Commissione Europea, che prevede standard più restrittivi solo per i veicoli più rumorosi, tra cui gli autobus e le auto sportive di grossa cilindrata, allungandone, però, i tempi di implementazione [7].
Nonostante il regolamento fosse stato affidato alla Commissione in sede legislativa e nonostante il voto del dicembre scorso, l’On. Ouzký, Rapporteur della Commissione Ambiente del Parlamento, non trovando un accordo tra le varie parti politiche ha comunicato di rimettere l'approvazione del regolamento al voto del Parlamento europeo in sede plenaria, prevista il prossimo 5 febbraio 2013).
 
Le richieste delle associazioni
Transport & Environment, Amici della Terra Italia, e numerose associazioni ambientaliste e di tutela della salute pubblica di 12 paesi dell’Unione [1], chiedono che i deputati Europei dei rispettivi Paesi votino per l'approvazione di un regolamento che:
preveda limiti di emissioni sonore non superiori a quelli proposti dagli emendamenti della Commissione Ambiente del Parlamento [7];
favorisca una rapida entrata in vigore del regolamento stesso e la sua successiva implementazione.
 
[1] Le Associazioni promotrici sono: Transport&Environment (Brussels); Amici della Terra/Friends of the Earth (Italia); UK Noise Association working with Scotland – Transforms Scotland (Regno Unito e Scozia); France Nature Environment (Francia); Dutch noise abatement society (Olanda e Belgio); Verkehrsclub Deutschland (Germania); The Danish Ecological Council (Danimarca, Svezia, Finlandia); INSPRO, Civil Affairs Institute (Polonia); Fundacion Vivosano (Spagna); European Public Health Alliance (EPHA) che comprende associazioni di Francia, UK, Spagna, Polonia, Germania, Austria, Ungheria.
 
Riferimenti
[2] WHO (2011) "Burden of disease from environmental noise. Quantification of healthy life years lost in Europe" http://www.euro.who.int/en/what-we-publish/abstracts/burden-of-disease-from-environmental-noise.-quantification-ofhealthy-life-years-lost-in-europe
 
[3] CE Delft (2007) Traffic noise reduction in Europe: Health effects, social costs and technical and policy options to reduce road and rail traffic noise, den Boer, Schroten, Delft, August 2007. Available from: http://www.transportenvironment.org/Publications/prep_hand_out/lid/495
 
[4] "Reduction of vehicle noise emissions: Technological potential and impacts". http://www.transportenvironment.org/sites/te/files/media/TNO-DV-2012-C100%20-%20Vehicle%20noise%20reduction%20-%20Potential%20and%20impacts%20-%20Final_0.pdf
 
[5] http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52011PC0856:EN:NOT
 
[6] "Comparing proposed noise limits to current ones" http://www.transportenvironment.org/publications/comparing-proposed-noise-limits-current-ones
 
[7] Si veda 2011/0409/COD Sound level of motor vehicles http://www.europarl.europa.eu/oeil/popups/ficheprocedure.do?reference=2011/0409(COD)