Vergilius fa 500 multe sulla Domiziana. Quant’è difficile andare a 90 in superstrada

Ci sono cascati in 500. nel primo weekend di attivazione del Tutor Vergilius sulla Domiziana alle porte di Napoli sono state appunto 500 le infrazioni al limite di velocità di 90 all'ora (Scarica Vergilius Napoli 500 infrazioni). Poche o molte? Non si può dire: occorrerebbe sapere quante ore è stato effettivamente acceso il sistema, a che ora è stato rilevato il maggior numero d'infrazioni (presumibilmente di notte, dato il traffico diurno che in estate è ancora più intenso del solito) e di quanto mediamente il limite è stato superato.

Però una cosa è certa: questo tratto della Domiziana è a doppia carreggiata e ha un andamento fin troppo scorrevole perché la gente si convinca facilmente a non superare i 90 (che poi sarebbero i 100 di tachimetro). Si ripropone quindi il problema di classificare queste superstrade scorrevoli come extraurbane principali da 110 all'ora: spesso mancano i requisiti (poco visibili al pubblico, come la lunghezza delle corsie di accelerazione e decelerazione e la completezza delle complanari che devono ospitare i veicoli lenti) e poi c'è tutta una serie di questioni solo apparentemente di dettaglio. Ma nella pratica il problema c'è e il controllo della velocità media lo esaspera.

  • Giancarlo |

    Ho ricevuto dieci multe di ecccesso di velocità percorrendo la ss Aurelia, il sistema di rilevazione è lo stesso, Vergilius, ho presentato i ricorsi, ma ancora non ho avuto comunicazioni al riguardo. C’è qualcuno, nella provincia di Napoli, che ha notizie in merito a qualche sentenza positiva?
    [risponde Maurizio Caprino] No, per ora non mi risulta.

  • Gianpaolo |

    Confermo quanto supposto da Alessandro circa l’omologazione del Vergilius. Ho ricevuto una multa rilevata il 5/08/2012 sulla Domiziana e riporta “…,.accertata attraverso sistema di misura della velocità Sicve, omologato con decreto n. 3999 del 24/12/2004…..”.
    Riguardo quanto replicato da Alex bis, andrebbe considerato che anche da parte della amministrazione il comportamento non è sempre leale: in particolare in questo caso la messa in funzione non è stata preceduta da adeguata campagna informativa e i cartelli di preavviso obbligatori sono di dimensioni invisibili dall’auto, senza contare i numerosi casiin cui la magistratura ha accertato trucchi fraudolenti al fine di creare multe per ripianare budget e non per la sicurezza. TUTTAVIA IL TUTOR resta indubbiamente un efficace mezzo di LIMITAZIONE DEGLI INCIDENTI.
    IN OGNI CASO: RISPETTIAMO I LIMITI DI VELOCITA’

  • Alessandro Patanè |

    ATTENZIONE OMOLOGA NULLA SICVE VERGILIUS E SICVE TUTOR
    Dal sito del MIT è possibile rintracciare le omologhe di tutti i sistemi di controllo della velocità, manca l’omologazione di un sistema dal nome Vergilius e quindi supponiamo sia la stessa stessa del (Sicve) Tutor, quello senza spire induttive per capirsi (ossia è l’estensione di omologa originale del sicve Tutor la n.3999 del 24/12/2004 con la variazione/estensione di una componente hardware che si legge nel decreto n.4413 del 5 settembre 2011). Spiego il perchè, il bando di gara DG 05/09 dell’Anas che riguardava proprio l’adozione di un sistema per il controllo della velocità media prevedeva l’omologazione del sistema in capo all’offerente; in questo caso Autostrade per l’Italia spa con il suo Sicve Tutor. Cosa bizzarra è che Autostrade per l’Italia spa voltura tutte le omologhe in capo a se con il decreto n. 97818 del 9 dicembre del 2010 (un incomprensibile harakiri? o furbata all’italiana della serie io posso tutto?) giustificando con un affitto di ramo d’azienda ad Autostrade Tech spa (società che si aggiudicherà successivamente l’appalto da 150 milioni di euro per il sistema di pedaggiamneto in free flow di Anas spa DG 13/10). Il trasferimento dell’omologazione del decreto n. 97818 del 9 dicembre 2010 è un atto nullo, quindi chiunque sia stato sanzionato con sistemi omologati da Autostrade per l’Italia spa e poi trasferiti ad Autostrade Tech spa può impugnare il verbale per nullità ma c’è di più chi avesse pagato e gli fossero stati levati i punti patente può chiedere la restituzione delle somme e dei punti (ripeto solo quelli dopo il 9 dicembre 2010). Infatti, l’art. 45 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 – Nuovo Codice della Strada – e successive modificazioni e l’art. 192 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 – Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada – e successive modificazioni, regolano l’omologazione delle apparecchiature. Più precisamente, il comma 5 dell’art. 192 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada, recita testualmente che “la omologazione o la approvazione di prototipi è valida solo a nome del richiedente e non è trasmissibile a soggetti diversi”. Difatti l’omologazione rilasciata dal Ministero è esclusiva del richiedente vuoi persona fisica e vuoi persona giuridica, un diritto assoluto intrasmissibile. So per certo (perchè sono stato interpellato al riguardo per un supporto tecnico e giuridico sulla questione avendoci lavorato) che è stata costituitta un’associazione per promuovere una class action nei confronti di Autostrade Tech spa e della Polizia Stradale per la restituzione delle somme pagate per i verbali con rilevazioni di infrazioni da Sicve dal 9 dicembre 2010 ad oggi. Se quindi come io penso, l’omologazione è la stessa con cui il Vergilius può sanzionare, che dire degli spaventapasseri Vergilius e Tutor…non preoccupatevi…i verbali sono nulli per nullità di omologa e per chi ha già pagato c’è la possibilità di richiedere indietro soldi e punti patente.

  • stenlau |

    Perchè non imitare la Germania eliminando i limiti e facendoli rispettare seriamente dove sono stabiliti, con criterio e senso della realtà? Ma la serietà in Italia è sconosciuta innanzi tutto alla classe politica e dirigente che pensa solo ai propri interessi. Così la tangenziale di Napoli, autostrada a tre corsie, ha l’assurdo limite di 80 kmh che, ho letto, ha causato 22.000 multe, con relativi introiti, in un solo semestre. Ma se una velocità superiore agli 80 è così pericolosa, come mai le 22.000 infrazioni non hanno causato 22.000 incidenti? E perchè sull’A1, a tre corsie come la tangenziale si può marciare a 130 kmh? Ora anche il Vergilus che sulla SS quater Domitiana a due corsie, consente i 90!, ovvero 10 kmh in più della Tangenziale di Napoli che è invece a tre corsie. E’ evidente che ci troviamo di fronte a normative contraddittorie se non schizzofreniche, frutto del solo esercizio del potere per proteggere i propri interessi di posizione, scaricando sugli automobilisti ogni responsabilità, con multe che possono assorbire il salario mensile di un operaio. Ma agli autori basta inneggiare alla “sicurezza” per sentirsi con la coscienza a posto, quella dell’arroganza nell’esercizio del potere.

  • maxante |

    Anche se stai a casa rischi meno ma non mi sembra una condizione possibile! Facciamo si che chi è preposto a definire i limiti di velocità sia obbligato a definirli in maniera congrua studiata e provata, e che la manutenzione del fondo e del resto delle dotazioni stradali sia tale da permettere l’innalzamento a livelli compatibili alla normale circolazione attuale. Non mi si venga a dire che in condizioni di ottima visibilità 90 km/h (spesso ridotti a 60 km/h in corrispondenza di punti notevoli) sia la giusta velocità di percorrenza di una superstrada a doppia corsia con barriera jersey, rampe, piazzole e quant’altro (vedi anche la E45 in umbria), ormai neanche i trattori agricoli rispettano questo iniquo limite e la dimostrazione è il risultato del Vergilius. E’ ora che, come i politici inetti, anche i tecnici ed i tutori dell’ordine inetti paghino nel caso provato della loro inettitudine.

  Post Precedente
Post Successivo