Milano blocca i diesel Euro 3 e fa guerra a sosta selvaggia. Ma poi perde il 70% dei ricorsi

Dunque, Milano ha varato le limitazioni di emergenza al traffico per dare il solito segnale quando il meteo fa sforare più a lungo i limiti di polveri sottili nell'aria. Lo ha fatto dopo ordini e contrordini, peraltro nemmeno tempestivamente comunicati. Il tutto sta accadendo una settimana dopo il giro di vite sulla sosta selvaggia (che peraltro, a leggere attentamente le statistiche dichiarate, non è stato nemmeno sostanziale, perché comunque se si vigila bene da una parte se ne lascia inevitabilmente scoperta un'altra).

Dunque, sono giorni di multe (ammesso che sia poi così facile per un vigile riconoscere a occhio in mezzo al traffico una Euro 3 a gasolio…). Che si portano dietro l'inevitabile contenzioso, specie in casi – come questi ultimi divieti per smog - in cui il cittadino viene informato tardi e male. Sono curioso di sapere se chi ha preso queste decisioni sa che il Comune di Milano perde un mare di ricorsi e non ce la fa a stare dietro a tutti. Se non lo sa, glielo dico io: mi sono procurato i numeri, riservatissimi.

Nel 2010, il Comune è riuscito a costituirsi davanti al giudice di pace (depositando una memoria) appena nel 30% dei casi (dei quali il 65% si chiude col respingimento del ricorso del trasgressore). Nel restante 70% (8.600 procedimenti), è molto probabile che il giudice dia ragione al trasgressore, visto che il Comune resta contumace.

Passando ai ricorsi al prefetto, su 80mila verbali impugnati nel 2010 (prevalentemente su divieti di sosta ed Ecopass, guardacaso), solo per 10mila la sanzione è stata confermata. E gira voce che il 2011 sia stato ancora più sfavorevole al Comune.

Gli avvocati magari non conoscono queste cifre esattamente, ma per esperienza sanno che il Comune perde tanto e quindi sono incentivati a presentare sempre più ricorsi, magari tutti uguali. Trovare clienti non è difficilissimo.

Traducendo in soldi, i ricorsi al giudice di pace riguardano una somma di circa 5,5 milioni, di cui se ne incassano appena 1,2. E vanno tolti circa 140mila euro di spese legali.

  • Silvano65 |

    Anche alla luce delle nuove norme sulla previdenza, bisogna iniziare seriamente a riconsiderare l’attività di Polizia stradale (perlomeno iniziare dall’ambito urbano, in quello autostradale già oggi abbiamo il Tutor che é un bel punto di partenza) ed adeguare conseguentemente le normative. Non è pensabile mettere per strada uomini e donne di oltre sessant’anni, bisogna ragionare in modo diverso. Vanno adeguate le normative, permettendo quindi la rilevazione da remoto di molte più infrazioni mediante la visione di immagini, ovviamente segnalando la presenza sul territorio di apparecchi di ripresa. Gli anziani non possono andare per strada ma possono difendere nelle aule dei Tribunali il lavoro di chi in strada c’é, cosa che oggi non accade. Il Comandante dei Vigili di Milano ha l’occasione, oggi, di dimostrare di essere davvero quel manager del quale si dice un gran bene (perlomeno negli ambienti che lo avevano sponsorizzato anni fa): facendo una proiezione sull’età media del Corpo da qui al 2015 (giusto per dare una scadenza simbolica sull’Expo) e dal 2015 in poi, con tutto ciò che consegue in termini di programmazione. Ed iniziando a porre le basi per una riforma profonda dell’organizzazione del lavoro, portando alla politica anche proposte di modifiche delle normative esistenti per adeguare l’attività di Polizia stradale in ambito urbano alla realtà ormai tangibile imposta dalle nuove norme sulla previdenza sociale. E’ la sua grande occasione: lo faccia, e metterà a tacere i detrattori.

  • sergio |

    adesso va di moda massaggiare Mastrangelo, da parte di una frangia dei vincitori che non lo ama perchè non è riuscita a mettere un proprio uomo. Certo andrebbe messa in atto una strategia sui ricorsi. Fino ad ora ne avevamo una ? A me non sembra, potrei sbagliarmi. Qual’è la logica con la quale è stato scelto il personale appena arrivato ? Comunque a fronte di quello che ci arriverà addosso, come contenzioso, tra l’altro con il nuovo rito del lavoro, dal prossimo anno,fino ad ora abbiamo scherzato. Sergio Bazzea Delegato Sindacale Sulpm

  • diana |

    @ flori2:
    forse non servirà a molto (dato che a Milano città circa 2/3 del particolato sono dati da traffico e solo 1/4 da riscaldamento), ma a partire da agosto 2012 dovrebbe entrare in vigore la legge regionale con l’obbligo di contabilizzazione di calore per i sistemi centralizzati. Se finalmente sarà applicata, non vedremo più caloriferi bollenti con finestre spalancate…

  • flori2 |

    Continuo a ribadire che un’auto grossa euro 5 inquina più di una piccola euro 1/2/3. E come la mettiamo con i condomini con riscaldamento centralizzato e quasi 25°C in casa?

  • michele |

    La realtà è che essendo i giudici di pace pagati a sentenza sono incentivati a dare ragione agli automobilisti che così presentano sempre più ricorsi. Se dessero ragione ai comuni nessuno o pochi farebbero ricorso e loro non guadagnerebbero nulla.Come avvocato sono spesso imbarazzato a vedere gli escamotage giurici che i giudici cacciano per darci ragione, poi se vogliamo prenderci in giro con la retorica dei cattivi comuni che vogliono fare cassa su poveri ed innocenti cittadini continuiamo così…
    [risponde Maurizio Caprino] Se però il Comune riuscisse a costituirsi, potrebbe almeno testimoniare di questi abusi e segnalarli al Csm (che da parte sua qualche provvedimento lo ha preso, proprio su segnalazione delle forze dell’ordine soccombenti in giudizio).

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