Guardie e ladri/4 – Renzi contrattacca ma non spiega tutto sul “multificio” di Firenze

Si lamenta dell'opposizione per il can-can mediatico sulle multe a raffica. E si difende. Ma Matteo Renzi, sindaco di Firenze che aveva fatto campagna elettorale proprio sulla volontà di punire meno i suoi concittadini, non appare convincente. Beninteso: io resto convinto che le multe ci vogliano e anche in misura maggiore rispetto alle dichiarazioni di facciati di chi è più interessato a fare una difesa pelosa e interessata dei guidatori che sbagliano. Ma, come avete visto nei post dell'ultimo mese, la storia di Firenze mi sembra eccessiva. Soprattutto per un sindaco in carriera, che ha usato l'argomento-multe proprio per fare carriera.

Dunque, in un'intervista a "La Nazione" (http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2010/11/25/419824-strade_sicure_multificio_ecco_tutte_cifre.shtml), Renzi sostiene che l'opposizione abbia fatto demagogia attaccandolo sulle multe. Qualcuno però ricorda che che il caso è stato sollevato da uomini della maggioranza (Scarica 7 domande al sindaco Renzi su nuove tecnologie degli autovelox, rapporti con la Prefettura, trasparenza) e il presidente dell'associazione di consumatori Aduc, Vincenzo Donvito, rincara la dose: "L'opposizione tace, tranne il loro giornale toscano (Il Giornale della Toscana) che da' spazioni ai nostri comunicati, ma nelle istituzioni c'e' silenzio totale. Le uniche due interrogazioni a Palazzo vecchio sono della maggioranza (Michele Pierguidi, Pd) e dell'opposizione non Pdl (Tommaso Grassi, Spini per Firenze). Il primo aveva sollevato il problema scoperchiando il pentolone, il secondo aveva fatto da amplificatore alle nostre richieste. L'opposizione Pdl, a nostro avviso, tace perche' la cosa e' troppo grossa e, a parte le sparate saltuarie sui bilanci delle multe di renzi superiori a quelli di Domenici, sostanzialmente evita di porre il problema. Noi abbiamo messo il dito su un nervo (l'illegalita' dell'azione del Comune) che se salta, porta diero tutti con se'".

Ma non mi piace calcare la mano su questioni che sconfinano troppo nella politica. E allora passo a farvi notare che Renzi dà la colpa dell'aumento delle multe alla Prefettura che avrebbe imposto sei nuovi Autovelox e ai cittadini che si sarebbero messi ad andare più forte (l'altro motivo dell'incremento è invece fisiologico, perché è dato dalla sostituzione degli apparecchi precedenti con altri che fanno foto digitali e quindi possono funzionare sempre, senza fermarsi quando termina un rullino in attesa che passi un vigile a mettere quello nuovo).

Quanto alla Prefettura, di solito accade il contrario: il Comune propone e il prefetto controlla che sia tutto regolare. Ci può anche stare che a Firenze accada la cosa inversa, ma la legge va comunque rispettata e ci sono seri dubbi che le postazioni di controllo siano state installate su strade dove per legge (norma discutibile, ma sempre norma e quindi da rispettare) non si può. Quindi o Renzi e il prefetto dissipano quei dubbi o la difesa del sindaco suona di falso, di cattiva politica.

Quanto ai cittadini, su quali basi si afferma che corrono di più? C'è uno studio dettagliato? O, invece, il limite su cui gli apparecchi sono stati regolati è più basso di quello impostato in precedenza? Si sa che è diffusa la prassi di regolare i misuratori in modo che scattino anche più in alto rispetto alla percentuale di tolleranza stabilita dalla legge, per cui un aumento delle multe può essere anche dovuto o a una nuova ubicazione nascosta o a una regolazione più severa. Che può anche starci, ma il sindaco lo dica chiaramente. Non gli conviene farlo perché altrimenti verrebbe meno alle promesse elettorali.

  • 59raf |

    Giusto seguire e chiarire la vicenda fino in fondo indipendentemente dal partito politico.

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