Comuni sparamulte/2 – Se il “rottamatore” Renzi non rottama l’Autovelox di Firenze e il guard-rail ai suoi lati

Giovane e iperattivo, non c'è che dire. Lo scorso weekend a dominare la scena del raduno dei "rottamatori del Pd dei politici anziani", ieri sera in tivù da Santoro a parlare di scenari politici e immigrazione, riferendo della sua abitudine settimanale di andare nelle scuole: sembra proprio che il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, si stia occupando di tutto. Ma dovrebbe iniziare dalle cose più semplici e vicine a lui, come quella di questa foto (Visualizza questa foto ). Come vedete, è il famigerato tratto del nevralgico viale Etruria da settimane al centro delle polemiche per l'Autovelox fisso, fuorilegge due volte perché nascosto e piazzato in una strada dove probabilmente è vietato (http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/11/comuni-sparamulte-firenze-mette-gli-autovelox-fissi-dove-%C3%A8-vietato-o-no.html#tp).

Da un sindaco che ha fatto campagna elettorale sulla sicurezza, ci si aspetterebbe che in un battibaleno spostasse il guard-rail nel quale l'Autovelox è "incastonato": lì dov'è non protegge dagli impatti contro i lampioni che si trovano davanti e che aumentano il pericolo in un punto già pericoloso (non a caso c'è l'Autovelox…). Peraltro, a prima vista non sembra nemmeno un guard-rail di ultima generazione e quindi la sua efficacia andrebbe dimostrata. Un sindaco così impegnato dovrebbe sapere che gli urti contro pali sono i peggiori per chi circola su un veicolo. Perché non rottamare quel guard-rail e metterne un altro in posizione migliore, allora?

Da un sindaco telegenico che ha acquisito il consenso soprattutto per l'immagine di pulizia e per la risolutezza nel dire a quel "multificio" che sembrava essere diventata Firenze ci si aspetterebbe risposte più risolute sulle multe fatte con l'Autovelox sotto accusa. E invece sembra che una trasmissione di martedì scorso sul tema sia stata rinviata proprio per l'assenza di Renzi o di chi per lui. Inoltre, all'Aduc che contestava l'Autovelox di viale Etruria e di altri in città, il Comune ha risposto che per fare controlli automatici di velocità in città non è necessario che un viale sia classificato ufficialmente come strada urbana di scorrimento, ma che è sufficiente che ne abbia le caratteristiche costruttive dettate dall'articolo 2 del Codice (doppia carreggiata, incroci tutti con semaforo, sosta consentita solo in spazi esterni). Tutto giusto, ma ora l'Aduc fa notare che queste caratteristiche non ci sono. Né su viale Etruria né su buona parte degli altri viali dove gli Autovelox sono presenti (http://www.aduc.it/comunicato/autovelox+firenze+ultimi+giorni+fare+ricorso+contro_18331.php). Adesso come risponde Renzi? Sembra opportuno che trovi il tempo per fare anche questo. E invece non ha risposto nemmeno alle 10 domande che qualcuno gli ha fatto pubblicamente sulla vicenda (Scarica 10 domande che il Comune ignora). Ci si augura che lo faccia in tempi più rapidi e con argomentazioni più solide di quanto fece l'anno scorso Berlusconi (ormai da considerare suo avversario, data la sua ascesa sulla scena politica nazionale) sul caso D'Addario.

Certo, gli Autovelox risalgono a prima dell'era-Renzi. Ma proprio sulla loro "sconfessione" il sindaco aveva puntato la sua ricerca del consenso. Adesso è bizzarro che ricaschi negli errori fatti dai suoi predecessori.

 

P.S.: qualcuno potrebbe obiettare che viale Etruria e altri vieli fiorentini sono pericolosi. Sono d'accordissimo. Ma abbiamo fatto ben due leggi che, per impedire abusi ai Comuni, hanno fortemente limitato i controlli di velocità automatici nei centri abitati e reso ovunque obbligatoria la presegnalazione e la visibilità dei misuratori. Norme demagogiche finché si vuole, ma in vigore e quindi da rispettare. Non vanno bene? Si faccia pressione per cambiarle. Le occasioni non mancano: il Codice della strada è stato modificato una sessantina di volte in 18 anni.